Applicato nella fase di fioritura della vite, la soluzione di Sipcam Italia sbarra la strada al patogeno prima che diffonda nei grappoli, a tutto vantaggio del risultato finale dei programmi di difesa. Dal 2020 anche in biologico
Le infezioni invisibili sono spesso le più subdole, in quanto vengono facilmente sottovalutate in fase decisionale. Poi, quando il patogeno si manifesta la lotta diventa subito durissima, dovendone rincorrere le infezioni mano a mano che si presentano.
Ciò vale per ogni tipo di patologia, sia che affligga il Regno animale, sia che diffonda in quello vegetale. Quindi l’approccio preventivo è regola aurea anche in fitoiatria, specialmente quando il patogeno porti il nome di Botrytis cinerea, l’agente della muffa grigia della vite.
Tale patogeno può apportare danni in ogni fase in cui la vite si mostri suscettibile, erompendo poi in tutta la propria virulenza al momento della raccolta. È in tale fase infatti che la patologia rende buona parte dei grappoli inutilizzabili per la vinificazione. Non controllarla comporta un’eredità di odori e sapori sgradevoli, come pure di ocratossine. Tutti effetti indesiderati dovuti a microrganismi cui proprio la botrite ha tenuto aperta la porta in vigneto.
Essa è infatti in grado di colonizzare i grappoli perfino dalla fase di fioritura. Quindi per meglio contrastarla è necessario trattare già in questa fase fenologica utilizzando prodotti specifici. Prevenzione, appunto.
Tre terpeni che risolvono
Porta il nome di 3Logy®, è stato sviluppato da Sipcam Italia e spicca quanto a equilibrio tra efficacia, selettività e sostenibilità delle pratiche fitosanitarie. Questo innovativo antibotritico è caratterizzato dalla raffinata tecnologia di incapsulazione Sustaine, messa a punto da Sipcam Italia, grazie alla quale le tre sostanze attive (eugenolo, geraniolo, timolo) sono contenute all’interno di microcapsule di origine naturale che le rilasciano in modo costante, bilanciato e rapido.
3Logy® risulta particolarmente consigliabile proprio nella fase di fioritura, in quanto capace di scongiurare la penetrazione della botrite nei grappolini in formazione, depotenziandone le capacità infettive anche per le fasi fenologiche successive. Ciò semplificherà quindi il prosieguo delle strategie di difesa, contribuendo anche a contrastare i fenomeni di resistenza che la botrite sovente manifesta.
Il prodotto appare funzionale peraltro anche alle più recenti richieste delle filiere per quanto riguarda i residui finali nell’uva. 3Logy® non presenta infatti alcun limite residui e può essere impiegato in ogni fase delicata per l’uva. 3Logy® si può infatti impiegare fino a quattro volte durante la stagione, arrivando fino a sette giorni dalla raccolta su uva da tavola e soltanto tre su vite da vino.
New entry nel Bio
Novità per il 2020, 3Logy è stato inserito nei programmi di difesa fitosanitaria anche per chi segua disciplinari di lotta biologica.
Uno strumento prezioso in un comparto che quanto ad antibotritici non poteva certo dirsi ricco di soluzioni efficaci.